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Vi voglio raccontare la storia di una cittadina sorta tanto tempo fa in una valle ancora vergine e incantata. Circondata da colline e alture che ospitano città fresche e vivaci, questo paesino nacque attorno a una storia di pastori e apparizioni, nacque e crebbe all’ombra del santuario e intorno al calpestìo dei fedeli.

Poi venne il feudatario. Poi il castello. Poi le battaglie. E la fede pian pianino lasciò spazio alle corporazioni, all’artigianato, all’agricoltura.

La terra vergine divenne madre e diede frutto. La terra vergine divenne pancia e diede cave e case. La terra vergine divenne cuore e diede radici e tradizioni.

Molti dimenticarono le grazie la fede e i pellegrinaggi, e la religione divenne un fatto noto, una postilla della propria identità, uno spazio vuoto tra l’ultimo giorno di lavoro e il pranzo della festa. E la Madonna smise di fare grazie senza che nessuno se ne accorgesse.

La cittadina crebbe e non crebbe.

Pare che nella valle il vento di tramontana giungesse troppo poco spesso per risvegliare

Il manoscritto ritrovato si interrompe così. E poeticamente ci apre l’immaginanzione con il suono di un vento assente… Carosino così come lo vede qualcuno cui ha dato le origini.

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